Decima vittoria su dieci per il #PescaraRugby , domenica 5 marzo al Rocco Febo, per di più contro la seconda in classifica Rugby Falconara. I cinque punti guadagnati grazie al 58-0, frutto di dieci mete di cui quattro trasformate, portano ora gli #squali a dodici punti di vantaggio sui rivali marchigiani a quattro giornate dal termine del campionato. Con 20 punti disponibili, ne bastano nove per il salto di categoria e già le trasferte a Rugby Tortoreto prima, a Teramo Rugby 1976 poi, potrebbero chiudere definitivamente i giochi. C’è ottimismo a Pescara ma le parole dell’assistente coach Osvaldo Caioni tendono a calmare gli animi “Non è ancora finita, lavoreremo queste settimane per mantenere alta la tensione e la concentrazione”.
Veniamo al match. Parte subito forte Pescara e dal lavoro in touche, lo spunto finale di Ernesto Trozzola porta la prima meta. Mischia ordinata e il numero otto Alessio Di Battista schiaccia in area di meta. Struttura studiata in allenamento per la terza meta: conquista in touche, pallone trasmesso al dieci, movimento dei tre quarti a lanciare l’ala Tonino Almonti che rompe tre placcaggi e sigla la meta che uccide il match. Venti minuti di spettacolo e predominio assoluto. La meta di Nico D’antuono porta il punto di bonus e quella di Enri Javi Vigo chiude il primo tempo, entrambe ancora splendide e trasformate da D’Antuono stesso. La ripresa si apre con la meta furbesca di Matteo Di Fabio seguita da quelle di Di Battista (trasformata da D’Antuono) e Trozzola, entrambi alla seconda segnatura. Segna anche Giovanni De Grandis e qui si capisce che gli squali, con il Falconara, l’hanno fatta grossa. Manca all’appello il “metamen” assoluto Giacomo Paolucci che attende l’ultima azione per mettere la sua firma sul match. Trasforma Mauro Tieri e finisce con 58 punti sul tabellone. L’unica nota stonata, gli infortuni a Marco Passeri e Angelo Fidelibus” che speriamo riavere al più preso in campo.
Eccezionale il contributo di tutti i giocatori, compresi gli assenti, tra cui Alessio Giannetti che ha dovuto, suo malgrado, dare forfait a cinque minuti dall’inizio partita per un problema al ginocchio. Difficile quindi stabilire il “man of the match” che stavolta però va a Ernesto Trozzola.